L’ISTITUTO COMPRENSIVO DI PORTO VIRO COMMEMORA IL GIORNO DEL RICORDO
Giovedì 9 febbraio ha avuto luogo presso la sala Eracle di Porto Viro un prezioso momento di riflessione e approfondimento tenuto dalla docente Franca Da Pas, consigliere del comitato provinciale dell’ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia). L’incontro, rivolto alle nostre cinque classi terze di scuola secondaria, ha visto anche la partecipazione di alcune classi degli istituti comprensivi di Ariano nel Polesine e Porto Tolle. Il dirigente scolastico Giovanni Massimo Beltrame ha introdotto la relatrice, sottolineando come anche questo momento, come l’appena trascorsa giornata della memoria delle vittime della Shoah, “propone a tutti noi di essere un tesoro prezioso per la nostra cultura e per le future generazioni, perché si possa vivere il presente ed il futuro con il desiderio di costruire il bene di tutti”.
Franca Da Pas, docente di lettere oggi in pensione, è stata una testimone diretta degli accadimenti che hanno segnato la fine della guerra e la situazione dell’Istria.
«Siamo perduti!» è l’incipit del libro che è stato letto dall’autrice per spiegare agli studenti il dramma dell’invasione dell’Istria da parte dei partigiani jugoslavi di Tito. Franca Da Pas ricorda ancora la sera in cui lo zio annunciò alla famiglia la terribile notizia che costituiva l’epilogo di quella lotta secolare per il predominio sull’Adriatico orientale che veniva conteso dalle popolazioni italiane e slave. “Dopo l’invasione ebbe inizio il terrore degli eccidi delle foibe – ha raccontato Franca Da Pas – ed il nostro successivo esodo”.
Nel proprio saluto, il commissario prefettizio Carmine Fruncillo ha voluto riflettere sull’importanza della memoria evocando la legge che ha istituito questa solennità nazionale: Il giorno del ricordo è stato istituito con la legge 92 del 2004, con lo scopo di conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». Il 10 febbraio è infatti il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l’Istria e la maggior parte della Venezia Giulia.
“La memoria fa diventare presente un passato sul quale riflettere – ha spiegato Franca Da Pas – per programmare un futuro che sia lontano dai nazionalismi esasperati, dal razzismo e tutto l’odio che può originare il male che abbiamo sofferto”.