Una mattinata con Giotto (classe 5A della scuola primaria “A. Moro”)
Una mattinata con Giotto
Ieri mattina 9 novembre anziché fare lezione a scuola, ci siamo recati presso l’Aula Magna della scuola media dove abbiamo incontrato il professor Roberto Filippetti. Il professore è uno studioso di arte di fama internazionale che ha studiato in maniera approfondita Giotto e gli affreschi della Cappella degli Scrovegni.(Fabio)
Il professore ci ha fatto partecipi delle sue scoperte sui dipinti di Giotto usando il linguaggio semplice dei bambini e facendoci divertire. Ci ha fatto capire la bellezza degli affreschi facendoci vedere dei particolari che nessuno nota. (Sara)
Il professore ha spiegato che Giotto ha dipinto i volti di profilo e ha mostrato i sentimenti dei personaggi: la gioia, la tristezza, la paura che si vedono negli sguardi e nei gesti.(Linda)
Giotto negli affreschi ha creato velature di colore per la trasparenza, ombre e sfumature di colori, ha utilizzato la prospettiva.(Sofia)
Il professore ci ha fatto notare proprio i particolari che ad occhio nudo non si vedono, ma è possibile cogliere solo scrutando con attenzione . Nell’immagine dell’ultima Cena sulla parete si scorge una croce colorata come la carta da parati. (Martina)
E infine i numeri nascosti: particolarmente impressionante il ruolo del 153, numero del miracolo: tanti sono i raggi di sole che circondano Gesù nella splendida volta stellata blu di lapislazzuli.(Mai Lan)
Le stelle del cielo sono ottocento e sono tutte a otto punte. Anche i pianeti raffigurati sono otto: Il numero otto rappresenta l’infinito. (Christian, Riccardo, Mario)
Nel Giudizio Universale le scene del Paradiso e dell’Inferno sono molto esplicite. L’Inferno è proprio impressionante, mentre il Paradiso ti fa sentire beato (Sharon)
Ultimo dettaglio: due angeli sorreggono la Croce. Ma sotto, piccolo, seminascosto, un volto, due braccini che stringono, due gambette che spuntano: quell’esserino rappresenta ciascuno di noi che tiene la sua Croce aiutato dal proprio Angelo custode. (Emma)
Il professore ha reso vivo Giotto, spiegando tutti i suoi simboli con un entusiasmo fuori dal comune. Particolari che nessuno nota: per chi avrà dipinto Giotto quel filo nella scena dell’annuncio ad Anna, a nove metri d’altezza? Forse per gli angeli del cielo, scherza il professore. (Riccardo F.)
Successivamente per concludere in bellezza la nostra mattinata ci siamo recati alla biblioteca comunale presso l’Ex macello dove è allestita la riproduzione della Cappella degli Scrovegni. Qui siamo stati accolti da Caterina, Daniela ed Ilaria. Queste ragazze, molto gentili e preparate dal professor Filippetti, ci hanno illustrato gli affreschi che si potevano vedere ravvicinati. Quando ci facevano delle domande, noi sapevamo già rispondere. Meno male! Il professore ci aveva già spiegato tutto degli affreschi. (Andrea, Cristian)
Non c’è una cosa che mi sia piaciuta di più o di meno perchè le spiegazioni fornite dal professore e dalle guide rivelavano passione e impegno ed è impossibile dare giudizi negativi! (Domenico).
È stata una mattinata molto apprezzata da noi bambini all’insegna dell’arte e della bellezza (Luca)