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«Zappe e pollice verde. Siamo fuoriclasse»

Articoli pubblicati in febbraio.

Parliamoci …a chiare “Lettere”

A noi non bastano più gli sms, abbiamo voglia di abbondare con le parole…così abbiamo deciso di sperimentare i rapporti epistolari. Queste sono alcune lettere mai spedite che ci siamo divertiti a scrivere.

Porto Viro, febbraio 2015

Caro Futuro,

ti scriviamo perché è proprio parlando delle nostre paure che queste si sconfiggono. Ecco … tu ci incuti un po’ di timore perché sei misterioso, impenetrabile e ogni giorno cambi abito. Noi abbiamo provato a guardarti attraverso la sfera magica, ma non riusciamo a vederci chiaro.

Ti facciamo notare qualche tuo “difettuccio”: sei un po’ troppo deludente (per quanto ci riguarda), ma magari tieni in serbo qualcosa di magnifico perché, si sa, il meglio va tenuto sempre per ultimo; inoltre potresti uscire un po’ allo scoperto, farti conoscere accennando qualcosa di te. Speriamo che tu legga questa lettera, veramente ci speriamo, perché vorremmo da te qualcosa di speciale: un secolo di pace assoluta, la salvaguardia dell’ambiente che va verso l’autodistruzione e una generazione migliore, poiché i giovani oggi sono depressi, pessimisti, privi di ideali e certo queste cinque persone che ti stanno scrivendo non fanno la differenza. Veramente, Futuro, confidiamo in te perché stiamo cadendo in un buco nero, profondo, senza fine. Camminando per le città ormai è comune incontrare giovani inebetiti da sostanze chimiche che penetrano nei loro neuroni, che portano bottiglie di alcolici come trofei in giro per le piazze, che portano segni sul corpo di tagli di lametta, che hanno voglia di distruggersi e di distruggere ogni cosa perché niente li stimola più.

Non deluderci, aiutaci ad iniziare ad usare il nostro cervello per distinguerci dalla massa informe e per dare vita a generazioni migliori.

 Lucrezia, Desy, Matteo, Miriam e Francesca.

Classe IIB

Mio Caro Amore,

ti scrive quella che ti fissa sempre soprattutto durante l’ora di scienze. Sono sempre rimasta nell’ombra in attesa che tu mi notassi, ma forse ora dovrò farmi avanti io. Insomma, mi piace e ti trovo davvero “figo”, anche di più di quel famoso attore di Hollywood Taylor Lautner, che piace tanto alle ragazze. Senza di te mi sento come una fetta di pane senza la nutella: incompleta. La priva volta che ci siamo incontrati è stato l’anno scorso allo zoo, mentre un lama mi sputava prepotentemente in faccia. Tu sei arrivato in mio soccorso e sei stato così gentile da asciugare sulla mia bocca la saliva dell’animale con un fazzoletto. E’ stato in quel preciso istante che i miei occhi hanno incontrato i tuoi di color cioccolato fondente: mi sono innamorata di te. Forse tu non ricordi quell’incontro, anche se è stato molto singolare, ma il fatto è che io ora Ti Amo anche più della pizza, cosa che credevo impossibile. Tu sei come il tassello mancante nel puzzle della mia vita, ma spero di completare quell’immagine molto presto. Chissà…forse dopo questa lettera faremo un passo avanti ed io non sarò più la donna invisibile per te; nella mia testa noi due siamo già sposati e ce la spassiamo alla grande.

Ciao Amore, aspetto una tua risposta.

La ragazza del lama.

 Mancin Martina, Pregnolato Francesca, Lionello Anna, Sette Alessandro, Baroni Sara e Civiero Claudia.

Classe IIB

“Insieme a noi, a scuola, crescono alimenti sani”

 Siamo studenti della scuola secondaria di primo grado S. Domenico Savio plesso di Contarina e vogliamo raccontarvi una delle esperienze più significative che abbiamo vissuto sul campo scolastico. L’anno scorso molti di noi si sono “armati” di zappe, vanghe, rastrelli, sacchi per la spazzatura, guanti da giardiniere, tanta buona volontà, abbiamo sceso le scale del nostro edificio scolastico e ci siamo diretti nel cortile, decisi a vincere la battaglia contro le erbacce e l’arsura della terra: volevamo trasformare un giardino triste e trascurato in un angolo di paradiso a colori. Ci siamo avvalsi dell’aiuto di persone esperte in campo agricolo che gentilmente il Comune di Porto Viro ci ha messo a disposizione e insieme a loro, coordinati dalla Prof.ssa Mariangela Ferro, abbiamo cominciato a bruciare calorie: abbiamo pulito il terreno, l’abbiamo vangato, l’abbiamo concimato con prodotti naturali e abbiamo scelto i semi da piantare. I ragazzi hanno cortesemente eseguito i lavori più faticosi e si sono portati a casa anche i calli e le vesciche sulle loro mani delicate; le ragazze si sono dedicate alla semina e alla scenografia degli spazi fioriti. Gran parte del lavoro è stato svolto durante le ore di scienze e dobbiamo in tutta onestà dire che abbiamo avuto a nostro favore abbondante pioggia e un clima piuttosto mite fino alla metà del mese di dicembre. Proprio in questi giorni stiamo raccogliendo la seconda tornata dei frutti del nostro orto: finocchi gustosissimi da mangiare crudi al naturale, verze da far saltare in padella accoppiati con i wurstel, cicoria e coste d’argento da lessare per una dieta leggera e molto depurativa, carciofi magari da friggere “alla romana”, radicchio di Chioggia rinomato nel mondo da assumere quotidianamente cotto o crudo per avere lunga vita e, per chi non ha proprio nessuno da baciare, aglio e cipolla a volontà. In primavera certo il nostro lavoro esce alla ribalta e il cortile si trasforma in un quadro impressionista dalle numerose sfumature di colore: fanno capolino tra l’erba fiordalisi, giacinti, primule, narcisi e, più in là nella stagione, tulipani e gladioli che sbocciano orgogliosi all’ombra di due maestosi olmi. I nostri raccolti vengono “venduti” ai nostri professori che apprezzano moltissimo lo stile di vita sano e noi, con i loro denari, compriamo il materiale che a scuola fa la differenza, ossia quelle cose “in più” che ci servono per realizzare i nostri progetti; quest’anno per esempio abbiamo rinunciato all’albero di Natale “vero” che avrebbe offerto il Comune e abbiamo optato per una scelta più ambientalista acquistando un abete rigorosamente ecologico oltre ad avere investito una parte del ricavato in nuove semine. Il lavoro fisico con spirito di compagnia, a contatto con la terra, accompagnato da cervelli che si nutrono di cultura è la ricetta perfetta per crescere e diventare adulti “SANI”.

 Classi IIA e IIB

“ZAPPE E POLLICE VERDE. SIAMO FUORICLASSE”

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